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RESTORING ANCIENT STABIAE: LABORATORI DIDATTICI

La Fondazione Ras, oltre a condurre importanti studi archeologici in collaborazione con Università italiane e straniere, è anche il luogo in cui gruppi scolastici hanno la possibilità di fruire di laboratori didattici a cura di personale altamente qualificato, come la Dott.ssa Lina Sorrentino, guida turistica e cultural manager, che lo scorso 9 marzo, ha tenuto una lezione per un Liceo di Brescia.

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Durante la lezione, è stata effettuata una panoramica sulla persistenza del mondo classico, sottolineando l’importanza della Campania come culla di tesori artistici (in parte ancora nascosti) e come luogo del sapere filosofico.

La Campania è infatti non solo la sede delle magnifiche ville d’otium di epoca romana, ma anche la sede di importanti scuole filosofiche: qui vissero, infatti, Parmenide, Epicuro, Giordano Bruno, Tommaso Campanella, Giambattista Vico e Benedetto Croce.

ARCHEOSCIENZE

a cura del Prof. Flavio Russo ricercatore a oltre 30 anni di storia militare con particolare riferimento all’architettura e agli armamenti.

Contenuto
Con la definizione di archeoscienze si deve intendere un modo diverso di rapportarsi allo studio del passato per coglierne a pieno le indicazioni, necessarie ad una corretta ricostruzione della storia. Nella fattispecie con dei corsi specifici saranno forniti i mezzi culturali per avviare tale contatto, a partire dalle osservazioni basilari e dalle relative verifiche sul campo.
Partendo dal presupposto che le città sepolte dal Vesuvio nel 79 costituiscono al riguardo un insieme unico, in quanto fossilizzate nella pienezza della loro esistenza in maniera istantanea, sarà proprio su di esse che verranno effettuate le verifiche pratiche delle nozioni teoriche, da considerarsi il presupposto necessario ma non sufficiente della disciplina.
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ARCHEOLOGIA

Dal 2006 coordina in collaborazione con la Soprintendenza diversi progetti di scavo e restauro sul sito archeologico di Stabiae, a cui prendono parte ogni anno numerose università americane ed europee.

Nel biennio 2010/2011 più di cento studenti di archeologia ed architettura hanno partecipato alle attività di ricerca sul sito di Villa Arianna e Villa San Marco, occupandosi di scavo archeologico, rilievo architettonico e studi paleobotanici.

Dal 2010 è attiva una collaborazione con il Museo Ermitage di San Pietroburgo, che prevede la partecipazione di archeologi e restauratori russi al progetto di scavo del quartiere termale di Villa Arianna, al fine di restaurare e rendere fruibile al pubblico anche quest’area della villa.

Nel luglio 2011 la Ras ha firmato un accordo con il Centro H2CU, un consorzio di università italo-americane che ha tra i suoi leader La Sapienza di Roma e la Columbia University di New York, a seguito del quale si è dato avvio ad un progetto di scavo quinquennale, che ha portato 15 studenti e ricercatori della Columbia University a partecipare allo scavo di Villa San Marco.
Il Dipartimento di Archeologia, sempre nell’ottica di promozione del sito di Stabiae si occupa inoltre, di tutti i programmi di Fund Raising,
delle attività inerenti alle mostre e alle attività turistiche culturali culturali e didattiche.

CAMPUS DAY

La Fondazione Restoring Ancient Stabiae ha l’intento di promuovere, in maniera ludica, la storia e lo sviluppo del territorio in cui opera attraverso la didattica dell’archeologia, ed in generale delle scienze umane, in sinergia con docenti e studenti delle scuole primaria e secondaria di I° e II° grado.

Oltre 3500 studenti delle scuole del territorio, nel triennio scolastico 2008/2011, hanno partecipato ai Campus Day, vivendo un’intera giornata, con pranzo presso il Vesuvian Institute, tra visite guidate alle Ville di Stabiae e laboratori di archeologia in sede.
Tutti i laboratori proposti sono stati concepiti in modo da coniugare l’offerta culturale allo spirito ludico e al desiderio d’avventura che animano lo studente nel corso di una giornata alla scoperta dell’antico.

Gli operatori didattici hanno guidato e ancora guideranno i ragazzi attraverso la sperimentazione, e dunque l’apprendimento, verso i diversi aspetti dell’archeologia, combinando visita guidata, lezioni in aula e attività di puro gioco.

STABIAE: Villa San Marco e Villa Arianna

L’antica Stabiae, fondata tra VII e VI a.C., fu una delle località prescelte dall’aristocrazia romana e da esponenti della cerchia imperiale, che vi fecero costruire imponenti ville di lusso in posizione panoramica, sul ciglio del pianoro di Varano; con l’eruzione del 79 d.C. la città venne sepolta da una coltre di lapillo e cenere di circa 4 m, assieme a Pompei ed Ercolano, ma a differenza di esse Stabiae ritornò a vivere molto presto, divenendo famosa per le virtù terapeutiche delle sue acque termali.

VISITA GUIDATA A VILLA SAN MARCO
Si visiteranno i diversi ambienti in cui si articola il complesso, tra cui il quartiere dell’atrio con annesso quartiere rustico, il quartiere termale, l’area del peristilio inferiore e superiore; si potranno così ammirare i magnifici affreschi, in parte ancora intatti dall’epoca dell’eruzione, ed i preziosi mosaici e stucchi che adornavano il ninfeo, immersi in una splendida cornice naturale.

VISITA GUIDATA A VILLA ARIANNA
Si visiteranno i diversi ambienti in cui si articola il complesso, comprendenti l’atrio, gli ambienti di servizio con annesso quartiere termale, il triclinio con ambienti annessi e l’area del peristilio. Particolare attenzione sarà rivolta alla splendida decorazione parietale, in III e IV stile, caratterizzata da un’eccezionale raffinatezza di particolari, per poi volgere lo sguardo al magnifico panorama sul Golfo di Napoli.

LECTURE SUL SITO DI STABIAE
Si tratterà la storia del sito archeologico di Stabiae, dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. che la seppellì insieme a Pompei ed Ercolano, ai primi scavi effettuati nel ‘700 ad opera dei Borbone; si approfondirà il discorso sulle ville d’otium che sorsero sulla collina di Varano tra I a.C. e I d.C., focalizzando l’attenzione su Villa San Marco e Villa Arianna, un tempo abitate da ricchi patrizi romani.

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VILLA SAN MARCO

La Villa San Marco, che prende il nome da una cappella che sorgeva nei suoi pressi nel 1700, si distende sull’area nord-orientale della collina di Varano, a circa 50 metri sul livello del mare.
Fu la prima villa ad essere esplorata in età borbonica negli anni compresi tra il 1750 e il 1754, quindi, spoliata degli affreschi e delle suppellettili meglio conservati, fu riseppellita dopo che le sue strutture furono rilevate dall’ingegnere Karl Weber.
Al momento dell’eruzione del 79 d.C. nella villa erano in corso lavori di restauro dovuti ai danni causati dal terremoto del 62 d.C. e, più probabilmente ai fenomeni sismici che precedettero l’eruzione.
La villa rientra nella categoria delle ville urbane residenziali in quanto in essa si fondono le caratteristiche della domus di città e dell’abitazione di villeggiatura.
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